mercoledì 18 febbraio 2015

prossimo appuntamento di oltremisura domenica 1 marzo

DOMENICA 1 marzo ore 18.00

Teatro Rosaspina, Montescudo (RN)

IN FONDO AGLI OCCHI
Compagnia Berardi Casolari



In fondo agli occhi è uno spettacolo che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata. L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita.
Chi è più cieco di chi vive, senza avere un sogno, una prospettiva davanti a sé, di chi essendone consapevole, non può far altro che cedere alla disperazione? Un paese cos’è in fondo se non le persone che al suo interno vivono e si muovono? Un paese non sono le case, non sono le chiese, né i bar o le istituzioni ma la gente che al loro interno abita e ne dà il valore. Un paese malato quindi è fatto da gente malata, come noi. Ma come raccontare tutto questo poeticamente, ironicamente, senza essere retorici o superficiali?
Qui l’incontro con Cesar Brie: ”l’autobiografico e l’universale vanno di pari passo: quando mi parli precisamente di te, mi parli del tuo paese, quando mi parli del tuo paese mi parli esattamente di te”. L’illuminazione allora: la cecità, la malattia di Gianfranco, maniera autentica e necessaria, di condividere empaticamente il nostro tempo; metafora attraverso cui raccontare la crisi, in quanto fonte di dolore ma al contempo di opportunità per rivalutare l’essenziale e mettersi in gioco in prima persona, svelando ciò che si è così come si è.
Inevitabile quindi è diventato affrontare l’aspetto complementare della malattia: la cura, reale esperienza che Gabriella, in scena e nella vita, vive. Come ogni punto di forza può essere nella vita, punto di debolezza, allo stesso modo la fragilità, in scena, può divenire perno su cui esprimere tutto il proprio potere. È nata così la voglia di costruire, a partire da noi, da ciò che sta in fondo ai nostri occhi, un affresco del contemporaneo.
In scena una barista, Italia, donna delusa e abbandonata dal suo uomo, e Tiresia, suo socio ed amante, non vedente, raccontano la propria storia, i propri sogni mancati, le proprie debolezze e le proprie speranze in un bar, metafora di un paese dove: ”…non è rimasto più nessuno…perché ci vuole talento anche per essere mediocri…”. Sono stati, sono e saranno sempre in “crisi” come il paese in cui vivono, logorati dalla propria esistenza oltre che dal proprio rapporto. La finzione, il mescolamento di vissuti da bar, di frammenti autobiografici e di fantasie drammaturgiche e registiche ci hanno portato qui “in fondo agli occhi” quelli di chi scrive, quelli di chi ascolta, quelli di chi legge, quelli di chi piange , quelli di chi ride, di chi guarda ma non vede, quelli di chi sogna, quelli di chi vede ma non si accorge, quelli di chi cerca, quelli di chi un giorno finalmente rivedrà!

In sala mostre PER GUARDARE...PER SENTIRE
di Caterina Staccioli

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Dopo lo spettacolo aperitivo offerto in sala mostre dalla Pro Loco di Montescudo 

ingresso euro 12.00

INFO E PRENOTAZIONI 347 5838040, 347 526772

mercoledì 4 febbraio 2015

amore e anarchia

DOMENICA 8 FEBBRAIO ORE 18.00

Teatro Rosaspina, Montescudo (RN)

AMORE E ANARCHIA
Teatro delle Albe
Drammatico Vegetale
 
foto Davide Baldrati

Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi: nati entrambi nel centro storico di Ravenna, lui il 30 agosto del 1849, lei nella notte del 21 giugno del 1852.
Da quasi cent'anni abitano, non visti, nella scuola di S. Bartolo, vicino a Ravenna. Nella loro infanzia e adolescenza la città, ma l'Italia intera, è attraversata da sconvolgimenti politici e umani: le imprese garibaldine, l'ideale repubblicano, la caduta del governo dei papi, l'unità d'Italia, l'internazionalismo anarchico e socialista sono solo alcuni degli elementi che segnano la crescita dei due ravennati. Minguzzi Luisa è sarta, Pezzi Francesco conseguito il diploma di ragioniere viene assunto alla Cassa di Risparmio di Ravenna. Giovanissimi si incontrano, si innamorano e si infiammano, senza possibilità di ripensamento, per l'idea dell'anarchia, che guiderà le scelte e i pensieri di tutta la loro vita successiva fino alla morte. Tra militanza, fughe, confino e carcere, sono la coppia che accoglie gli amici anarchici, nelle case sempre aperte di Firenze, Lugano, Napoli, Buenos Aires, Londra. Primi fra tutti Andrea Costa, Anna Kuliscioff ed Enrico Malatesta, che fu anche il terzo nella loro relazione per qualche anno. Moriranno a Firenze, lei nel 1911, cieca e piegata nella salute dopo il confino a Orbetello, lui suicida nel 1917, in un boschetto alle Cascine. La Minguzzi, autrice del Manifesto a tutte le operaie d'Italia, sarà inarrestabile promotrice dell'idea anarchica tra le donne, oratrice in pubblico e nei comizi.

La limpida anarchica e l’infaticabile organizzatore sono ancora assieme oggi, sempre, giorno dopo giorno, continuano a vivere nella scuola di San Bartolo. Il mondo è filtrato dalle voci dei bambini che la mattina occupano i banchi e i corridoi. Ogni notte sono soli, e senza requie continuano a ripercorrere le vicende di allora e quelle di oggi, in un dialogo mai interrotto in vita, ma ancora ardente, ancora in cerca di risposte. Continuano a parlare, a discutere, del sindacato dei panettieri di Buenos Aires e delle pagine arringanti de “El Obrero Panadero”, delle tetillas de monja, di libero amore, di libertà, di giustizia, del sacrificio per l’ideale, delle paludi dell’Orbetello, a decifrare i discorsi dei bambini, i suoni del paese e della strada, che da cent’anni accompagnano le loro giornate.

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Giornata realizzata in collaborazione con A.N.P.I. Sezione di Rimini


In sala mostre DONNE E RESISTENZA
a cura di A.N.P.I. Rimini e Santarcangelo

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In occasione dello spettacolo sarà possibile tesserarsi all' A.N.P.I.
Dopo lo spettacolo aperitivo offerto in sala mostre dalla Pro Loco di Montescudo 

ingresso euro 12.00

INFO E PRENOTAZIONI 347 5838040, 347 526772, 339 6512980

martedì 3 febbraio 2015

UNA GRANDE STORIA L'8 FEBBRAIO AL ROSASPINA


DOMENICA 8 FEBBRAIO ORE 18.00

Teatro Rosaspina, Montescudo (RN)

AMORE E ANARCHIA
Teatro delle Albe
Compagnia Drammatico Vegetale
 
foto Davide Baldrati

di Luigi Dadina e Laura Gambi
con Luigi Dadina e Michela Marangoni
regia Luigi Dadina
a partire da “Amore e anarchia” di Claudia Bassi Angelini

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Giornata realizzata in collaborazione con A.N.P.I. Sezione di Rimini


In sala mostre DONNE E RESISTENZA
a cura di A.N.P.I. Rimini e Santarcangelo

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In occasione dello spettacolo sarà possibile tesserarsi all' A.N.P.I.
Dopo lo spettacolo aperitivo offerto in sala mostre dalla Pro Loco di Montescudo 

ingresso euro 12.00
INFO E PRENOTAZIONI 347 5838040, 347 526772, 339 6512980